Con la recensione di Cyrus vi parliamo del secondo libro della serie Men of steel di MJ Fields. Andiamo a conoscere il primogenito!

Titolo: Cyrus – Un affare di famiglia Link Amazon
Titolo originale: Cyrus
Serie: Men of steel # 2
Autore: M. J. Fields
Editore: Blue Valley Publishing LLC
Data Uscita: 28 ottobre 2020
Pagine: 274
Narrazione: Prima persona, doppio pov
Finale: conclusivo
Serie Men of steel:
01. Jase – Un affare di famiglia Recensione
02. Cyrus – Un affare di famiglia
03. Zandor Recensione
04. Xavier Recensione
05. La famiglia, sempre
06. Famiglia: Un affare di famiglia
07. Raising Steel
Sinossi
Ecco Cyrus, il più grande dei fratelli Steel. È forte, indipendente e ferito. Ma non siate dispiaciuti per lui. A Cyrus piace la sua vita così com’è. Nessuna costrizione, nessun impegno, e non più di tre volte con la stessa donna. Finché non conosce Tara. Cresciuta da diverse famiglie affidatarie, Tara non riesce a ricordare di essere stata amata o di essersi sentita al sicuro, tira fuori il lato protettivo del maschio alfa che c’è in Cyrus. E per quanto lui odi ammetterlo, anche qualcos’altro. Qualcosa che lui non vorrebbe provare. Qualcosa che potrebbe indebolire la sua risolutezza. Mentre passano più tempo insieme, la regola delle “tre volte” di Cyrus si disintegra. Ma Cyrus non sopporta di sentirsi vulnerabile. Di sentirsi debole. E quindi, fa quello che qualsiasi uomo impulsivo e spaventato da una relazione seria farebbe: lascia che Tara gli scivoli tra le dita, anziché tenerla stretta. Ma quando si tratta di Cyrus, Tara è una combattente, e non ha intenzione di rinunciare a lui.
Recensione di Giulia
Inizio col dire che, anche questa volta come successo con il primo libro, abbiamo ricevuto l’ebook direttamente dalla scrittrice, per poterlo leggere e scrivere una recensione vera e onesta.
La storia di Cyrus e Tara avviene quasi parallelamente a quella di Jace e Carly. Infatti, abbiamo avuto modo di conoscere già Tara e sapevamo anche quale fosse la sua vita e della relazione malata che ha con il suo ragazzo.
Qui scopriamo ancora meglio che ragazza sia, del perché abbiamo deciso di fare la spogliarellista in un strip club della città e di come ha conosciuto colui che la “possiede”.
Tara ha perso i suoi genitori in un incidente stradale quando lei aveva solamente tre anni. Da allora fino ai diciannove anni, è passata di casa famiglia in casa famiglia, per un motivo o l’altro. Proprio per questo motivo si è fidata di una persona che in realtà non faceva che sfruttare la sua ingenuità.
Cyrus, il primogenito della famiglia Steel, si è dovuto occupare dei sui fratelli quando suo padre è venuto a mancare, decidendo di lasciare la sua carriera militare per stare loro accanto.
“Non riuscivo a pensare. Non riuscivo a rallentare. -Ti voglio più di quanto abbia mai voluto qualsiasi cosa in tutta la mia vita.-
Succhiai più forte le sue labbra, il suo collo e la sua faccia. Mi tirava i capelli, strofinandosi contro di me e dicendomi le stesse cose, non con le parole, ma con i gesti, ed era folle, magnifico… e avrei potuto giurare di essere innamorato di quella ragazza.”
Cyrus proprio non sopporta vedere Tara trattata come un oggetto e decide di aiutarla e di aprirle gli occhi, vivendo insieme per alcuni giorni, lui scopre anche piano piano, il passato di lei e tutti i problemi che si porta sulle spalle.
Come sempre, all’inizio lui non vuole ammettere che si sta affezionando a Tara, anche e soprattutto perché ha un passato brutto riguardo alle relazioni con l’altro sesso, ma a letto i due fanno davvero scintille!
“[…] Quando siamo nello stesso posto, stare lontano da te è come cercare di contenere una tempesta. È impossibile. Quando succede qualcosa, che sia importante o meno, voglio parlarne con te. Faccio finta di parlare con te, cazzo. Non voglio che tu stia con lui. Voglio che tu stia con me.”
Come per il primo libro, anche qui, troviamo un sacco di tira e molla e di ripensamenti fino proprio alla fine. Anche la stesura della storia l’ho trovata un po’ troppo a “blocchi”, si passava da una scena a un’altra in pochissimo tempo per poi ritornarci subito dopo. Avrei preferito leggere qualcosa di più lineare anche perché la storia in sé non era male, spesso mi sono ritrovata con gli occhi lucidi quando Tara racconta di sé e delle violenze psicologiche e fisiche subite dal suo ex.
La cosa bella è che continuiamo spesso a rincontrare i vecchi personaggi e quelli dei libri che verranno (già si capisce chi sia la protagonista del prossimo).
Sono stata indecisa per un bel po’ sul voto da dare, ma mi è piaciuto un pochino meno del primo quindi dovrò abbassare il voto di un punto, non vedo comunque l’ora di leggere il libro su Zandor, anche perché è il più “scemo” di tutti i fratelli e credo proprio che ci sarà da divertirsi!
Comunque consiglio il libro a chi piace leggere libri poco impegnativi e abbastanza scorrevoli.

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