Recensione Gli incantevoli giorni di Shirley di Elisabetta Gnone

Con la Recensione di Gli incantevoli giorni di Shirley di Elisabetta Gnone, continuano i racconti dei quattro misteri che la fata Felì decide di condividere con le altre fatine.

Recensione Gli incantevoli giorni di Shirley di Elisabetta Gnone

Titolo: Gli incantevoli giorni di Shirley Link Amazon
Serie: I quattro misteri # 2
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Data Uscita: 20 aprile 2017
Pagine: 261
Narrazione: Terza persona
Finale: conclusivo

Serie I quattro misteri:
01. Capitan Grisam e l’amore Recensione
02. Gli incantevoli giorni di Shirley
03. Flox sorride in autunno Recensione
04. Addio, Fairy Oak Recensione

Sinossi

A Fairy Oak è finalmente giunta la primavera. L’aria profuma di narcisi, di giornate lunghe e di giochi. Ma anche di pioggia. E infatti piove, diluvia, grandina perfino! Per lunghi, interminabili giorni. Menomale che c’è Shirley Poppy a sollevare gli animi dei giovani del villaggio, con un nuovo, intricato mistero. Nascosto nel laboratorio di sua zia, infatti, la giovane e potentissima strega, ha trovato un ricettario molto, molto strano. Non a uova e farina si fa cenno nelle antiche pagine sgualcite, ma a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco. Decisa a scoprire di cosa si tratta, Shirley coinvolge le gemelle Vaniglia e Pervinca e tutta la Banda del Capitano in una serie di mirabolanti avventure. Sarà pericoloso, i ragazzi lo sanno, ma ciò che vedranno e impareranno li ripagherà di ogni ferita e paura. Per sempre. 

Recensione di Ines

Con la Recensione di Gli incantevoli giorni di Shirley di Elisabetta Gnone, siamo giunti alla seconda sera da quando Felì è tornata a casa e decide di raccontare delle storie aggiuntive del villaggio di Fairy Oak e dei suoi abitanti alle sue amiche fatine.

Di quei giorni incantati, di strabilianti magie,di cuori palpitanti e coraggiosi, di sorprendentiincontri e del mistero del bosco raccontai alla mie compagne…

In questo libro, la protagonista assoluta è Shirley e ne sono stata felicissima. Fin da quando ho potuto conoscerla mi sono infatti legata a lei ed ero curiosa di saperne di più e la Gnone, con questo libro, ha esaudito la mia curiosità.
Come abbiamo scoperto nel terzo libro, Shirley è costretta a stare quasi sempre da sola perché lei è la Magia, infatti possiede sia i poteri della Luce sia quelli del Buio: Shirley è l’Infinito Potere. Al mondo può esistere solo un’infinito potere alla volta ed è per questo che sono stata subito attratta dal velo di malinconia che traspare da questa piccola maga.

Shirley era una bella ragazzina, con una nuvola di capelli rossi intorno al viso tondo, completamente coperto di lentiggini, e gli occhi grandi, lucidi e neri come mentine di liquirizia. Sorrideva a tutti e aveva sempre con sé un topolino e un cane simpatico…

Questo libro parla di Shirley Poppy, che insieme a Vi , Babù, Grisam e la banda, dopo aver trovato una strana ricetta, iniziano le ricerche per trovare gli ingredienti alquanto strani nominati in essa.
Shirley ha una ragione personale e vuole a tutti i costi risolvere l’enigma e far venire a galla il mistero di “Bosco che canta” dove pensa che, sotto forma di albero, vive anche la sua mamma. Vuole conoscere le sue origini, ma più di tutto spera di non sbagliarsi e finalmente di poter incontrare qualcuno del suo passato che non ha mai potuto conoscere e che ama infinitamente.

La legge dei Magici vieta d’interferire con la Natura.
Ma Shirley era oltre la legge, oltre la magia. Shirley ERA la magia!

Nella serie Fairy Oak c’è tutta la magia e il miracolo della natura ma in questo volume lo si respira in ogni parola, in ogni riga e pagina dall’inizio alla fine del libro.
Questo secondo mistero, ha il sapore di una favola senza tempo, si vede tutto con gli occhi candidi di Shirley. Ho trovato questo racconto più malinconico, più tenero di quelli precedenti.

“La pioggia cade, la terra s’inzuppa, frana, colma i fiumi, l’acqua straripa e invade la valle. È la Natura! (…) Crea e distrugge, proprio come noi. I suoi poteri sono i nostri poteri, ma lei è sopra di noi e ci comprende. Non possiamo combatterla.”.

La descrizione dei luoghi è sempre accurata come la caratterizzazione dei personaggi che evolvono e crescono di libro in libro.
La Gnone, fino a questo momento, non mi ha mai delusa e grazie alla fata Felì ci regala un altro piccolo pezzo di puzzle della sua vita trascorsa nel villaggio di Fairy Oak.
Come tutti gli altri lo consiglio assolutamente.

nove

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