Recensione Issue di Bianca Ferrari

Con la Recensione di Issue di Bianca Ferrari torniamo a Red Oak Town, stavolta i protagonisti saranno Israel e Virginie. Andiamo a a scoprirne di più!

Recensione Issue di Bianca Ferrari

Titolo: Issue Link Amazon
Serie: Red Oak Manor Collection # 3
Autore: Bianca Ferrari
Editore: Self publishing
Data Uscita: 21 febbraio 2022
Pagine: 438
Narrazione: Prima persona, doppio pov
Finale: conclusivo

Serie Red Oak Manor Collection:
01. Wings di Valentina Ferraro Recensione
02. Stuck di Marilena Barbagallo Recensione
03. Issue di Bianca Ferrari
04. Misty di Mary Lin Recensione
05. Wrong di Valentina C. Brin Recensione
06. Cruel di Debora C. Tepes Recensione
07. Candy di Jenny Anastan
08. Caged di Naike Ror
09. Jaded di Robin C.
10. Shine di Silvia Carbone

Sinossi

Noi non è un’opzione.
Noi non esiste.
Noi siamo un problema.

Israel Silver ha lasciato Red Oak Manor appena finito il liceo ed è tornato a casa sempre più raramente, troppo impegnato a inseguire il sogno di condividere la sua musica con il mondo. La grande occasione per lui arriva nove anni dopo il suo trasferimento: un’etichetta discografica gli offre un contratto per il suo prossimo disco e lo riporta a pochi chilometri dal luogo in cui è cresciuto.

Virginie invece non è mai uscita da Red Oak Town. Ha una passione per il disegno, un solo amico, diciott’anni, molti dubbi e un’unica certezza: il suo cuore appartiene da sempre a Israel Silver. Glielo ha lasciato ancora prima di rendersene conto e non lo ha mai rivoluto indietro. Non lo rivuole nemmeno ora che lui è tornato.

Neppure adesso che Israel cerca di tenerla a distanza.
Perché per lui Virginie è proibita.
Perché porta il suo stesso cognome e non dovrebbe guardarla. Non dovrebbe desiderarla.
Ma Israel la guarda. La vede. E la desidera più di ogni altra cosa.

Eppure, il conto da pagare per quella attrazione è davvero troppo salato. E cosa puoi fare quando tutto ciò che vuoi è a un solo passo, ma quel passo è proprio sull’orlo di un precipizio?

Recensione di Giulia
Recensione di Gabriella

Recensione di Giulia

Israel ha perso i genitori quando aveva solo cinque anni ma, a differenza degli altri orfani del Maniero, lui una famiglia ce l’ha ancora ed è rappresentata da suo fratello più grande e dalla figlia di lui. Suo fratello però si vede costretto a crescere sua figlia da sola e Israel deve vivere nel Maniero anche se ha comunque un bel rapporto con il suo “bro”.

Da sempre la sua migliore amica è la musica e le parole gli vorticano sempre nella testa anche se poi parla solo quando è strettamente necessario e con monosillabi. Il suo tempo infatti lo passa a scrivere frasi su fogli di carta volanti ed è così che esprime tutto quello che sente dentro.

“Lui è come uno dei disegni che amo fare: guardi l’insieme e vedi un’immagine intera che ti racconta qualcosa, ma sono gli strati che l’hanno composta a renderla così, e sono infiniti. Sfumati, tagliati di netto, indecisi, delicati.”

Virginie è cresciuta con suo padre e uno zio che ha solo nove anni più di lei. È una ragazza un po’ particolare, ha i capelli di un biondo così chiaro che sembrano bianchi, gli occhi molto azzurri e la pelle lattea, potrebbe sembrare albina ma non lo è e questo suo aspetto da piccola le ha causato qualche problema.

Israel l’ha visto crescere ma quando la sua carriera di rapper inizia a prendere il volo, si concentra su quello e per quattro anni si allontana dalla sua famiglia. Quando torna, però, non trova più la ragazzina di quattordici anni con gli occhiali da vista e l’apparecchio, ma una donna appena maggiorenne con una buona dose di rancore verso di lui.

“Io posso scegliere. E scelgo di amare lui. Lui che si definisce “un problema”. E che invece è la mia unica occasione di felicità.”

Da questo momento Israel dovrà combattere contro la forte attrazione che prova nei confronti di una ragazza che ha visto nascere e che è anche la figlia di suo fratello. Lei di certo non gliela renderà facile e lui sarà costretto a prendere una decisione, compromettere il rapporto che ha con l’unico membro della sua famiglia che gli è rimasto o sacrificare la sua felicità?

Premetto che io adoro i forbidden (quando sono fake ovviamente), per quello struggersi per una persona che non si può assolutamente avere e perché i sentimenti sono sempre più amplificati rispetto a una coppia “normale”.
In questo Bianca Ferrari è stata impeccabile, è riuscita a tirare una fuori una storia che mi ha presa dall’inizio alla fine. Ogni singola pagina, ogni singola scena è stata creata ad hoc per poter far capire al lettore cosa provavano entrambi i protagonisti.

“Lei è una parte di me, la migliore, rappresenta tutto ciò che ho sempre sognato di avere, il modo in cui speravo di poter vivere, è famiglia, è rime, è silenzio quando serve, è musica.”

Anche in questo, come negli altri due prima, c’è un velo di mistero che ti porta a fare diverse supposizioni su quello che verrà dopo. Mi è piaciuto tantissimo aver potuto iniziare a conoscere Connor, il protagonista del prossimo volume e anche un po’ Tyler, prevedo già che saranno anche loro due bellissime storie!

Anche se rischio di essere ripetitiva, non posso che dire anche qui che, essendo il primo libro di Bianca Ferrari che leggo e visto quanto mi è piaciuta la sua scrittura, anche con lei dovrò recuperare tutte i suoi libri.
Consiglio la lettura di questo racconto, insieme agli altri due. Questa Collection mi piace sempre di più!

nove

Recensione di Gabriella

Israel “Iz the Issue” sta cercando di far avverare il suo sogno di scrivere e cantare musica rap con la sua crew e sembra stia andando tutto per il verso giusto, ma dal lato familiare invece non torna a casa da quattro anni e solo l’idea di tornarci e vedere lei lo manda in crisi.
Quando torna a casa però non trova più una quattordicenne acerba, ma una diciottenne diventata ormai donna. Questi sentimenti però devono rimanere repressi e chiusi dentro di sé per diversi motivi: primo, lei sa che lui è suo zio e secondo, perché la sua notorietà cresce e lei deve rimanere nascosta e non farsi vedere da nessuno, soprattutto dal mondo social. Riusciranno a uscire allo scoperto? Cosa nascondono Israel e suo fratello Levi.

“Mi alzo nervoso ben prima che la sveglia suoni e raggiungo l’aeroporto con due ore di anticipo. Non bisognerebbe essere agitati all’idea di rivedere la propria famiglia, ma io mi sento ansioso.”

La parte maschile della storia la conosciamo già, Israel e suo fratello Levi li abbiamo già incontrati nel primo volume della serie, ma sul perché i due fratelli fossero in un orfanotrofio rimaneva un mistero e soprattutto la cosa che premeva molto capire è il grado di parentela reale che si nasconde con Levi e sua figlia Virginie. Levi mi ha sempre attratta, mi ha incuriosita molto, ma il vero protagonista della storia è Israel che però con i suoi silenzi ho fatto fatica ad inquadrare per la maggior parte del libro.

Non ho molto apprezzato di conseguenza anche questo suo amore per la “nipote” e di come potesse amarla in quel modo.
Virginie invece non mi è proprio piaciuta, l’ho trovata solamente una ragazzetta che non riesce a vedere molto al di là del proprio naso e che con questa cosa la porta ad essere molto insicura e a cacciarsi veramente nei guai.

“Ho dormito due ore.
Ho pianto, vinta dai sensi di colpa.
Poi ho pianto perché mi sentivo sola.
Perché non potrò mai averlo.
E
perché niente mi rende davvero felice.”

I personaggi si mescolano con gli altri già incontrati e con quelli che incontreremo. È un susseguirsi di personaggi che ormai fanno parte del quotidiano e questa cosa mi sta piacendo tanto. Di alcuni sappiamo già come andrà a finire perché i tempi si incrociano con quelli dei libri precedenti e quindi è come tornare su storie che mi hanno fatto battere il cuore e che speri che non verranno mai abbandonati.

La storia l’ho trovata lenta, è andata abbastanza tranquilla nella prima parte del libro, ma poi ha avuto, secondo me, un blocco con cui ho faticato ad andare avanti che quasi volevo mollare il libro, ma solamente verso più della seconda metà del libro finalmente si è sbloccato qualcosa e la storia finalmente ha avuto una fine. Sinceramente non vedevo l’ora che finisse.

La serie mi sta piacendo molto e la consiglio tantissimo, ma per il momento questo è il libro che ho amato meno così come i suoi personaggi.

Sette