Recensione Senza pace di Miss Black

Senza pace di Miss Black

La recensione che vi proponiamo oggi è Senza pace di Miss Black. Andiamo a scoprire insieme di cosa tratta.

Della stessa autrice abbiamo recensito anche:

Senza pace di Miss Black

Titolo: Senza pace Link Amazon
Autore: Miss Black
Editore: Self
Data di uscita: 25 Aprile 2019
Pagine: 205
Narrazione: Terza Persona
Finale: Conclusivo

Sinossi

Chiara lavora per una multinazionale energetica. Viene mandata in Libia a occuparsi degli impianti di estrazione in loco, tra i pericoli di una nazione sempre sull’orlo di una guerra civile e quelli della spietata competizione aziendale interna. È durante il suo periodo in Nord Africa che conosce Yidir, il berbero che gestisce la sicurezza degli italiani per conto dell’autorità petrolifera libica, e tra loro scatta qualcosa. Un’attrazione complicata, che si scontra con due modi diversi di vedere il mondo. Yidir è un uomo inquieto, in fondo legato a un’idea di femminile che per Chiara è inconcepibile, Chiara ha sempre messo la carriera davanti a qualsiasi affetto. Ma tra il calore del deserto e il freddo di Milano, tutto possono fare Chiara e Yidir, tranne provare indifferenza l’uno per l’altra. Tra loro cresce un sentimento che ha il potere di annullare ogni distanza, di far superare ogni difficoltà, ogni incomprensione… ma sarà sufficiente?

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«Che cosa c’è?» chiese Yidir.
Chiara scosse la testa ed emise una risatina incredula. «Mi stanno tornando in mente così tanti ricordi… ricordi a cui non pensavo da anni. È strano accorgersi di essersi lasciati alle spalle così tante cose».
Lui piegò leggermente la testa verso di lei. «Sono brutti ricordi?».
«No, sono solo… ricordi che non ricordavo da anni e anni. Sembro matta, giusto?».
«Sembri emozionata».
Era vero e quell’osservazione la confuse. Alzò lo sguardo su quello di lui e sentì qualcosa stringerle lo stomaco. Un sentimento stupido, un senso di mancanza preventivo. Non voglio perderlo, pensò. E poi: che razza di idiozie ti vengono in mente?
Il cuore le batteva a un ritmo forsennato e Yidir non distoglieva lo sguardo. Prima di rendersene conto, Chiara si era alzata sulla punta dei piedi e l’aveva baciato.
Percepì il sospiro di Yidir, più che sentirlo.
Le cinse la vita e se la strinse contro, mentre il bacio diventava più affamato, più carnale. Chiara fece scivolare le mani sulle sue spalle, su quelle braccia ferme e dure, poi sopra il corpetto antiproiettile, giù fino ai fianchi, dove esitarono un attimo.
Si perse nel bacio che si stavano scambiando, le lingue che si accarezzavano in modo sempre più intimo…

Recensione di Gabriella

Chiara lavora per una compagnia petrolifera in Italia. Per lavoro deve andare in Libia per occuparsi degli impianti in loco e lì conosce Yidir, il capo della sicurezza che si occupa della scorta degli italiani. Il paese è instabile, sempre dietro a continue lotte interne sempre in bilico su una guerra civile. Tra i due scatta subito qualcosa, ma lui è un berbero e lei una donna indipendente che li rende ancora di più diversi. Riusciranno a far combaciare i due mondi?

Attenzione! Possibile spoiler!

Già nella prefazione, l’autrice avvisa che quando stava scrivendo questo libro in Libia le cose stavano mutando e quindi in parte ha preso una piega diversa perché non poteva ignorare i fatti che accadevano realmente.
Racconto molto diverso rispetto agli altri suoi libri letti, qui parte di quello che viene raccontato può essere considerato realtà, così come gli scontri in Libia anche la parte che parla degli sbarchi dei migranti. Sicuramente non mi aspettavo un libro del genere.

“Chiara si voltò. Yidir l’aveva seguita come un’ombra più o meno per tutto il giorno. Era rimasto lontano solo durante le riunioni.
In altre circostanze Chiara avrebbe trovato la cosa soffocante, ma in quel caso non aveva nulla da obbiettare. Era silenzioso, discreto, e dopo un po’ non facevi più caso al suo AK-47.”

I personaggi sono molto complessi, primo tra tutti Yidir, quest’uomo berbero che ha studiato per sei anni in Italia, con un padre professore di storia. Un uomo che a un certo punto viene spezzato. Lei, Chiara, di una forza inimmaginabile. Lavora per un settore pressoché maschile, va in un paese dove le donne valgono poco, ma che nonostante i vari tentativi di piegarla, avrà i suoi momenti dove pensa di cedere e poi invece si rialza e riesce a rimanere forte non solo per lei ma anche per Yidir.

“Non tutte le persone che tiravano su dal mare avevano quella forza. Alcune erano spezzate, in altre vedevi la chiara volontà di farla finita. Ma molte erano ottimiste e ti aprivano il cuore. Vedevi i loro bambini, quei piccoli bambini di chissà quale padre, e speravi con loro in un futuro migliore. Erano sopravvissuti, e il solo fatto di star loro vicini elevava un pò anche te.”

La storia mi ha lasciata abbastanza senza parole, non me l’aspettavo così, sia per gli argomenti trattati sia per i suoi sviluppi.

Consiglio questo libro per le tematiche trattate.

otto

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