Con la Recensione di Teddy di Jason Rekulak, vi presentiamo un racconto un po’ diverso dalle nostre letture solite, in quanto è un horror. Andiamo a vedere di cosa parla!
Jason Rekulak prima di dedicarsi alla scrittura, è stato, fino al 2018, l’editore di Quirk Books. Il suo romanzo d’esordio, I favolosi anni di Billy Marvin (Rizzoli, 2018) è stato tradotto in 12 lingue e nominato per un Edgar Award. Teddy è il suo secondo romanzo che presto diventerà una serie per Netflix.

Titolo: Teddy Link Amazon
Titolo originale: Hidden pictures
Autore: Jason Rekulak
Editore: Giunti
Data di uscita: 7 settembre 2022
Genere: Thriller psicologico, narrativa
Pagine: 416
Narrazione: Prima persona, pov di Mallory
Finale: conclusivo
Sinossi
Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter.
I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina.
Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi. Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, vi sorprenderà, pagina dopo pagina, in un inquietante crescendo, fino all’imprevedibile colpo di scena finale.
Recensione di Giulia
Recensione di Gabriella
Recensione di Giulia
Mallory ha ventun anni e un passato non proprio rose e fiori. Per anni ha fatto uso di droghe ma ora sono diciotto mesi che è pulita e per lei è arrivato il momento di rifarsi una vita. Quando il suo tutor Russell le dice che cercano una babysitter in una cittadina non lontano da dove vive lui, Mallory accetta di fare il colloquio. Così si ritrova a Spring Brook nell’enorme casa dei Maxwell. Lì fa subito conoscenza con Teddy, un bambino di cinque anni che ama molto disegnare.
Quando i Maxwell decidono di prendere lei per far da babysitter a loro figlio per tutta l’estate, Mallory fa le valigie e si trasferisce nella dépendance della loro villetta, che una volta era stato una specie di ripostiglio.
Le giornate con Teddy trascorrono tranquille tra giochi, nuotate in piscina e passeggiate nel bosco dietro casa. Ma c’è qualcosa di strano nei disegni che Teddy fa ogni pomeriggio, una strana donna dai lunghi capelli neri sembra essere sempre accanto a lui, ma i genitori tranquillizzano Mallory dicendo solo che lei è Anya, l’amica immaginaria di Teddy.
“Teddy era in cucina con un nuovo disegno. È l’immagine di un uomo che cammina all’indietro in un bosco fitto e intricato. Trascina una donna per le caviglie, ne sposta il corpo senza vita. Sullo sfondo, tra gli alberi, si vedono la mezzaluna e molte piccole stelle luccicanti. «Teddy? Questo cos’è?»”
I disegni però diventano più inquietanti ogni giorno che passa e Mallory non può proprio fare finta di niente, cominciando così a indagare su quella donna e su chi sia veramente.
Nel frattempo fa la conoscenza di Adrian, un ragazzo che lavora come giardiniere nelle case della zona e di Mitzy la vicina medium dei Maxwell che cercheranno di aiutarla in questa ricerca sovrannaturale. Ma riuscirà a scoprire la verità?
All’inizio ho avuto un po’ di timore nel leggerlo dato che è viene descritto come horror ma subito ti accorgi che di horror non ha assolutamente nulla.
La scrittura di Rekulak è molto scorrevole, tant’è che sono riuscita a finirlo in davvero pochissimi giorni, il merito però va anche al tipo di storia. Ogni volta succedeva qualcosa che ti faceva incuriosire e vuoi sapere sempre di più.
“Questi disegni è come se arrivassero da un’altra parte. Mi sembrano sporchi. Impuri.”
La ciliegina sulla torta sono stati sicuramente i vari disegni presenti nel libro che hanno fatto in modo di poterti coinvolgere maggiormente nell'”indagine” su chi fosse davvero questa Anya e cosa le fosse successo. Ho adorato questo thriller dall’inizio alla fine e penso che leggerò sicuramente altro di questo autore che non conoscevo.
L’unica piccola pecca è stato il finale forse un pochino frettoloso e un po’ dolceamaro. Ma per il resto ne consiglio la lettura a tutti, anche perché non c’è davvero nulla di cui avere paura in questa storia!

Recensione di Gabriella
Teddy ha cinque anni e gli piace disegnare, disegna di tutto, ma soprattutto gli piace disegnare la sua amica immaginaria Anya che però non ha proprio un aspetto “sano” e sicuro.
Mallory ha un pesante passato da tossicodipendente ed è ancora in riabilitazione, ma nonostante il padre di Teddy sia restio ad assumerla come tata per il figlio, visto il feeling immediato che si crea tra i due, i genitori si trovano quasi costretti ad assumerla.
Tutto va alla grande tranne che per i disegni di Teddy che diventano sempre più oscuri e racchiudono al loro interno un mistero che solo Mallory riuscirà a risolvere.
Solo leggendo la trama di questo libro mi scorreva un brividino lungo la schiena che ha poi continuato quando ho iniziato la lettura e soprattutto si verificava guardando i disegni presenti all’interno del libro che poi erano esattamente quelli che Teddy proponeva alla sua famiglia e a Mallory.
“Perchè ho deciso che Adrian ha ragione. Non devo avere paura di Anya. Non sta cercando di farmi del male. Non sta cercando di spaventarmi. Sta cercando di dirmi qualcosa. E credo sia il momento di levare di mezzo gli intermediari.”
A un certo punto però le cose sono diventate talmente intricate che il brividino è scomparso, così come i disegni che a un certo punto si fermano e da lì inizia un intrico che nemmeno in un labirinto riesci a capire come uscirne. L’idea c’è, soprattutto all’inizio è molto ben costruita, ma la fine l’ho trovata troppo veloce, accadono talmente tante cose e tutte insieme che sinceramente ne avrei voluto leggere per qualche capitolo in più.
“In questo puzzle ci sono così tanti pezzi che comincia a farmi male la testa. Mi sembra di voler incastrare per forza un blocchetto quadrato in un buco rotondo, o di imporre una soluzione molto semplice a un problema molto complicato.”
I personaggi sono ben fatti e caratterizzati. Mallory ha un passato molto pesante, cerca di avere finalmente un riscatto e alla fine lo ha facendo la tata per la famiglia Maxwell, direi che peggio non le poteva andare. Teddy mi ha fatto venire tanta di quell’ansia soprattutto in alcune scene che mi hanno lasciato ben altro che un semplice brividino lungo la schiena. Caroline e Ted vogliono sembrare i componenti della famiglia del Mulino Bianco, ma non lasciatevi ingannare.
Ne consiglio la lettura? Ni, il libro è bello, si lascia leggere in pochissimo e la trama ti intriga, ma ho delle rimostranze per gli ultimi capitoli, troppo brevi, troppi avvenimenti per poche pagine.

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